Comodo, troppo comodo
lanciarsi dal cuore di Roma verso i viali alberati che portano a Ostia, leggera brezza di mare e morbida inclinazione negativa che aiuta spirito e tempi. Nel giorno della mezza italiana internazionale per eccellenza un manipolo di uomini duri non ha esitato a farsi tagliare faccia e gambe da un vento laterale, micidiale, eterno. Quello che ogni anno a marzo sferza i concorrenti della Maratonina delle 4 Porte a Pieve di Cento, 361 gli arrivati al traguardo di una gara sempre affascinante, vinta in volata da Fulvio Favaron della Francesco Francia con 3 secondi di vantaggio su Nicola Borini della Calcinelli Run in 1h18'04. Tra le donne vittoria di daniela Ferraboschi (Casone Noceto) in 1h25'10" su Francesca Ravelli della Pontelungo, staccata di 32". Davvero due gare in una quella di Pieve, i primi 9 km segnati dal vento che ha tolto almeno una decina di secondi al km anche ai più forti, poi la discesa lungo l'argine che ha permesso ai podisti di sciogliere le gambe e costruirsi una second aparte di gara più veloce, per chi era riuscito a risparmiare più energie. Ottima, considerata anche la pioggia che non ha mai smesso di accompagnare la mattinata, la partecipazione ai 3 percorsi non competitivi