Il Podismo di una volta In evidenza

Contributo di Giancarlo Brunetti:

In un mercatino di libri e riviste usate ho trovato questo volantino relativo ad una corsa su strada disputata a Bologna nel 1973, cinquanta anni fa. Era un'altra epoca, un altro mondo, una società completamente diversa da quella odierna. L'anno prima, nel 1972, si erano disputate le Olimpiadi di Monaco, l'anno seguente, nel 1974, si sarebbero disputati i Campionati Europei di atletica a Roma.
Quell'anno si era aperto con il concerto in diretta dalle HawaIi di Elvis Presley, per la prima volta via satellite e trasmesso in diretta in tutto il mondo. A fine gennaio si firmava a Parigi il trattato di pace che poneva fine alla guerra in Vietnam. Nel marzo di quell'anno i Pink Floyd pubblicano l'album The Dark side of the Moon mentre il Padrino vince l'oscar. E' l'anno del Watergate che scoppia nel mese di maggio, mentre in agosto, quando l'Italia chiude per ferie scoppia l'epidemia di colera. Per finire l'anno, quando tutti pensano alle imminenti feste natalizie, un commando di terroristi palestinesi assalta lo scalo di Fiumicino e sempre a dicembre, a causa della crisi petrolifera, ha inizio l'austerity, con le famose domeniche a piedi.
E' l'anno del record del mondo sul doppio giro di pista di Marcello Fiasconaro 1.43.7, all'Arena di Milano. Dave Bedford, inglese, a Londra, sigla il record del mondo dei diecimila, 27.30.8. Dwight Stones, spilungone americano, sale a 2.30 nel salto in alto. Mai nessuno era volato così in alto. In città, a fine settembre, Claudio Solone, per la gioia del compianto maresciallo D'Angelo, vince la Casaglia/S.Luca.
Il CRER ha sede in via Goidanich e il suo presidente è Riccardo Orlandi. Il delegato provinciale di Bologna è Benito Braschi. Le società della provincia affiliate alla FIDAL sono 14 maschili e 9 femminili. A quel tempo esisteva un solo tesseramento, quello alla Federazione, niente master, niente categorie. Chi non si tesserava correva come libero.
Già correvano Stefano Veratti, Mirco Tonioli, Marco Mattei. Aldo Tomasini e Antonio Mangano fanno il personale sui 5000 indossando la maglia della Benemerita. Donata Govoni, è la più forte atleta d'Italia.
Nel leggere il volantino si notano alcuni particolari: ad organizzare è la commissione sport del quartiere, le motivazioni che hanno portato ad organizzare la manifestazione assomigliano molto a quelle odierne e dopo cinquanta anni è quasi grottesco. Allora si era ambientalisti senza saperlo, sono indicati gli autobus utili per raggiungere il luogo della partenza. Il percorso si svolge in un territorio all'epoca dominato dalla campagna, zone estremamente periferiche della città, poco frequentate. Si nota l'attenzione con la quale si vuole mantenere costantemente informato il partecipante fornendogli località e distanza chilometrica corrispondente. Si noti l'assoluta assenza di riferimenti al rispetto delle norme sanitarie. Al tempo, più che le medaglie di partecipazione, erano diffusi i diplomi, spesso su fogli di pergamena. Si correva per pura passione, sfidando i commenti pungenti dei passanti, non era ancora esplosa la moda del running, che da metà anni settanta avrebbe invaso la penisola. Di quell'epoca rimangono queste flebili tracce e le poche riviste che allora circolavano, Atletica e Atletica Leggera (ormai irreperibili), quindi alcuni fogli locali che riportavano le notizie delle camminate domenicali come Il Podista.

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Letto 838 volte Ultima modifica il Venerdì, 12 Agosto 2022 17:10